PERSONALE 43.88 M - 2016 - CREMONA
È la seconda prova della seconda giornata dell’eptathlon.
Volevo essere una lanciatrice; fin dal principio ho nutrito una certa passione per i lanci ed in particolare per il giavellotto. Il mio primo allenatore Paolo Cibolini mi ha trasmesso grande passione per questa specialità; ancora oggi quando entro in pedana il mio pensiero vola a lui che mi guarda dalle cime di quelle piante del campo scuola di Cremona che mi fissano impotenti e che lui mi invitava sempre a prendere come punto di riferimento durante il lancio.
Penso che per anni il giavellotto sia stata la mia valvola di sfogo, il mio nido, la mia casa. Sono cresciuta con il giavellotto in mano, nei momenti belli come i quelli più bui era il modo migliore per esprimermi.
É una specialità, a mio parere, tra le più complesse dell’atletica leggera, in cui il rischio di infortunio é altissimo. Tanto spettacolare quanto brutale, basta un minimo ritardo o anticipo in una singola spinta che il giavellotto cade più vicino.
Record 43.88 metri stabilito ai campionati provinciali di Cremona nel 2016.
Nel 2016, in primavera, ho subito un infortunio al bicipite femorale che mi ha costretta a limitare le attività di corsa per diverse settimane, così sono tornata a dedicarmi esclusivamente al lancio del giavellotto come facevo già prima del 2015.
Tornare a lanciare sopra i 43 metri per iniziare e poi puntare ai 45, è una sfida personale, un desiderio che tengo racchiuso nel mio cuore.
Non si parla di giavellotto, ma di vortex.
Ero al primo anno della categoria ragazze, prima esperienza fuori dalla provincia di Cremona e mi trovo catapultata all’arena di Milano nel trofeo delle province della Lombardia. La mia avversaria, che al tempo non conoscevo e che poi sarebbe diventata la mia rivale diretta a livello regionale, per molti degli anni a seguire, vantava un record personale sopra i 50 metri mentre Il mio era di 47. Fino all ultimo lancio ero seconda con 45 metri tondi e lei in testa con 49 metri circa. Al terzo ed ultimo lancio ho infilato il mio primo 50.03. Una gioia immensa sia per me, sia per il mio allenatore Paolo che dalla gioia non smetteva di saltellare. Non dimenticherò mai quel momento.